Uomo politico e letterato francese. Di tendenze socialiste, fu eletto deputato
dopo la Rivoluzione del 1848, ma nel 1851, dopo il colpo di stato di Napoleone
III, dovette andarsene in esilio in Inghilterra dove rimase fino all'avvento
della Repubblica. Nel 1871 fu nuovamente eletto deputato e tale rimase fino alla
morte. I suoi scritti rispecchiano la sua fede progressista:
Carlotte
Corday (1840);
L'évangile du peuple dello stesso anno;
quest'opera gli costò qualche mese di carcere. Sue sono anche la
Histoire des Montagnards (1847);
La vie future au point de vue
socialiste (La vita futura dal punto di vista socialista) e la
Histoire
des martyres de la liberté. Queste due ultime opere furono quelle che
gli fruttarono l'esilio. In Gran Bretagna diede alle stampe
L'Angleterre et
la vie anglaise, in 5 volumi editi tra il 1859 e il 1869. Altro suo
importante lavoro è
Itinéraire de la Gran Bretagne et de
l'Irlande, pubblicato nel 1865 (Parigi 1814 - Versailles 1876).